Accordare gli strumenti musicali a corde è fondamentale. Sia che si suoni in gruppo o che si suoni da soli è necessario che lo strumento sia intonato perfettamente. Questa pratica va fatta prima di iniziare a suonare. Uno strumento ben accordato non è solo più bello da ascoltare ma è l’unico modo per fare musica insieme agli altri. Se non si è capaci di farlo “ad orecchio” bisognerebbe imparare a farlo, ma se ancora non si sono raggiunte tali competenze può darci una mano la tecnologia.
Per chi possiede uno strumento a corde (chitarra, ukulele, basso, qualsiasi strumento della famiglia degli Archi) o un strumento a fiato (sia legni che ottoni), come in effetti anche il pianoforte e i tamburi, uno degli scogli iniziali che dovrete affrontare è accordare il vostro strumento. Tutti questi strumenti vanno “intonati” agendo su particolari parti dello strumento al fine di garantire che i suoni prodotti siano quelli richiesti da una gamma di frequenze precise e uguali per tutti gli strumenti. Aldilà del significato specifico e scientifico dell’accordare è importante iniziare da subito a confrontarsi con questo problema. Per gli allievi imparare ad accordare da subito è la base dell’approccio al proprio strumento, ma è anche un modo per migliorare la propria capacità di sentire le note nella loro giusta altezza, migliorare, insomma, il proprio orecchio musicale. Per gli insegnanti insegnare ad accordare lo strumento - prima di ogni altra attività - lo solleva dal compito di doverlo fare al suo posto, cosa che in condizioni di classi molto numerose può diventare una grande perdita di tempo e di risorse.
Ma vediamo insieme che modi abbiamo per approcciarci a questa necessità della musica.
Direi che i modi principali per accordare sono 3:
- Ad Orecchio: facendo risuonare una nota di riferimento (di solito il La centrale a 440Hz) con uno strumento sicuramente accordato (una tastiera o un piano accordato) o un diapason (uno strumento acustico che genera solitamente un La). Ascoltata la nota di riferimento si procede a tendere o rilasciare la tensione della corda al fine di raggiungere la giusta altezza. Il mio consiglio in questo caso è quello di procedere per gradi, scordando (allentando la corda) e portandola a una condizione sicuramente più bassa del punto di accordatura e lentamente stringere fino a ottenere la nota giusta. Questa modalità è dettata da un fatto fisico, una nota più bassa di un'altra emette delle vibrazioni dette “battimenti” che tenderanno ad annullarsi mano a mano che si raggiunge la nota esatta. I battimenti provocano una sorta di disagio uditivo che chiunque è in grado di ascoltare che va allievandosi mentre si raggiunge la nota precisa.
PRO: Aiuta a migliorare capacità di ascolto e orecchio musicale, rende indipendenti gli allievi nel poter accordare senza strumenti ausiliari
CONTRO: per questa operazione è necessario gran silenzio, una buona condizione dell’orecchio musicale e alcune competenze tecniche necessarie e che non si raggiungono immediatamente.
- Con un mezzo meccanico o elettronico: in commercio esistono centinaia di strumenti in grado di accordare uno strumento, per lo più adesso ne esistono di vari tipi elettronici. Io mi sento di consigliare quelli a pinzetta o a clip che sono come delle mollette che si agganciano allo strumento e sono in grado di dirci la giusta altezza della nota eseguita.
PRO: Offrono la possibilità di accordare anche con del rumore circostante, accordatura precisa.
CONTRO: L’uso costante rende inefficiente l’orecchio musicale e la capacità di accordare senza strumenti esterni. Quelli non a pinzetta con una entrata microfonica o con un cavo hanno bisogno di silenzio.
- Con una applicazione digitale: Il web è pieno di risorse e applicativi per accordare, sono per lo più gratuiti e offrono la possibilità di avere molte impostazioni che vi possono aiutare anche con tanti strumenti oltre che la chitarra e anche con accordature particolari.
PRO: sono gratuiti e facili nell’utilizzo, offrono diverse accordature per chitarra ma anche per molti altri strumenti.
CONTRO: Non sono affidabili e precisi perché dipendono molto dalle condizioni sonore del posto dove accordate e dalla qualità del microfono dell’apparato.
Qualsiasi sia la vostra scelta dovete conoscere assolutamente alcune nozioni di base, soprattutto se vi affiderete al secondo o terzo strumento per accordare e sono:
- CONOSCERE BENE LA SCALA CROMATICA: gli accordatori riconosco la nota che eseguite e ve la mostrano sul display, sarà vostra cura sapere dove vi trovate e se avete bisogno di allentare o tendere la corda. L’unico modo è sapere bene la sequenza delle note e anche le alterazioni, quindi conoscere la scala cromatica.
- LA NOTAZIONE ANGLOSASSONE: Tutti questi accordatori adottano il sistema di notazione musicale letterale quindi le note sono indicate con una lettera dell’alfabeto da A a G partendo dalla nota LA.
- L’ALTEZZA DELL’OTTAVA DEL PROPRIO STRUMENTO: Gli accordatori indicano con un numero anche l’altezza dell’ottava prendendo ad esempio le ottave del pianoforte, bisogna sapere quindi il numero dell’ottava del proprio strumento per evitare di sbagliare.